Di 6 decadi di musica qual’è il tuo stile preferito, il momento storico che ti diverte, il tuo artista del cuore, la band che ami?
Indossa il tuo chiodo che è nell’armadio dagli anni ’80, rispolvera la t-shirt del concerto che ti è piaciuto di più, mettiti la tuta di paillettes che non hai mai osato indossare.
La musica è energia, gioia, passione: indossa il tuo stile musicale preferito e balla!!
Scrivimi se hai bisogno di aiuto: simona@nicetodressyou.it
Fashion's ongoing fascination with the Gypsy style of dress is intriguing because the ethnic minority, which prefers to be known as Rome, has been scorned and at the center of several large-scale persecutions in Europe, especially during the 20th century.
In Italy today, women pay a premium for the Gypsy look at shops like 10 Corso Como in Milan, indisputably the country's most important boutique in terms of its fashion influence, which has its own resemblance to a Gypsy bazaar.
Gypsy style is "an easy look that gives a sense of richness and freedom I think is totally separated from the social background," she said. – Franca Sozzani, editor of Italian Vogue
"The Gypsy lifestyle is a perfect fantasy, and as we all know reality is often very different from the fiction." – Galliano
"I'm a fashion designer, not a sociologist. Fashion is about dreams, not about reality." – Cavalli
È interessante come continui il fascino della moda in stile Gipsy (zingaro, gitano) perché la minorità etnica che preferisce essere conosciuta sotto il nome di Rom fu screditata e fu al centro di numerosi persecuzioni in larga scala in Europa specialmente durante il 20 secolo
In Italia oggi le donne pagano extra per ottenere il look Gipsy ai negozi quali Corso Como 10 a Milano, sicuramente la boutique più importante in termini di influenza nella moda che in effetti somiglia ad un bazaar Gipsy.
“Lo stile Gipsy è un look comodo che dà l’impressione di ricchezza e libertà. È completamente separato dal contesto sociale.
– Franca Sozzani l’editor di Vogue Italia
“Lo stile di vita Gypsy è una fantasia perfetta e come ben sappiamo la realtà è spesso molto differente dalla finzione”.
– Galliano
“Io sono uno stilista non un sociologo. La moda parla a proposito di sogni, non di realtà”. – Cavalli
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Ethnical, tribal, geometric prints, zebra or animal prints. Fashion inspired by the atmosphere of the magical continent can be very eccentric but also chic. The clothes are soft, graphic multi-colored and sleeveless, as required by the high temperatures; there are hardly any tight pants but always baggy and fresh clothes. African women wear jewelry of local manufacture, their hair is messy or styled upward. Shoes, ca va sans dire, do not exist!
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Etnico, tribale, a stampe geometriche, zebrate o animalier. La moda ispirata alle atmosfere del continente magico sa essere molto eccentrica ma anche chic. Gli abiti sono morbidi, con grafiche ipercolorate e senza maniche, come richiedono le alte temperature; difficilmente si trovano pantaloni attillati ma abiti sempre larghi e freschi. Le donne africane indossano gioielli di manifattura locale, i capelli sono disordinati o acconciati all’insu. Le scarpe, ca va sans dire, non esistono!
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Il Messico e Frida Kalo, i ricami e i colori vivaci, le frange e le nappine pon pon dal sapore latino Americano. Grandi fiori in testa, collane tante e icone sacre si possono mescolare alle larghe e lunghe gonne colorate con balze e volants che ricordano i costumi popolari delle donne messicane. Riempite il vostro look di tanta femminilità con top o camicette dalle spalle scoperte...
...non dimenticate il vecchio scialle a fiori e frange della nonna!
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Questa volta è il turno di un look molto femminile, esotico, colorato e allegro ma anche glamour: qui ci ispiriamo alle donne e agli uomini di Cuba. Parliamo di turbanti - tanti, gonne molto lunghe ma anche molto strette e al ginocchio che ci ricordino gli anni 50. Top e pance scoperte senza mai dimenticare un sigaro - cubano, ca va sans dire - e un panama in testa!
It is now the turn of a very feminine, exotic, colored and jolly look. At the same time, a very glamorous style: here we are inspired by Cuba’s women and men. We focus on turbans - many long skirts but also very tight and knee-lenght that reminds us the 50s.
Tops and nude bellies without forgetting a Cuban sigar - ca va sans dire - and a Panama hat on the head!
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The floral style provides the use of flowers in all variations. Aside from the dress, flowers in the hair, drawn on the face and body and stuck on shoes. The most original look? Play with the most improbable combinations, play with different genres, colors and sizes of flowers. In contemporary fashion flowers come back to the rescue as a distinctive sign of femininity. So wearing a dress full of peonies is not a gesture of desperate housewife, but rather the sign of the power of women.
lo stile floral prevede l’utilizzo dei fiori in tutte le declinazioni. A parte l’abito, via libera ai fiori sui capelli, disegnati sul viso e sul corpo, appiccicati sulle scarpe. Il look più originale? azzardare con gli accostamenti più improbabili, giocare con i generi, i colori e le dimensioni dei fiori. Nella moda contemporanea i fiori tornano alla riscossa come segno distintivo di femminilità. Indossare quindi un abito pieno di peonie non è un gesto da casalinga disperata ma un segno del suo potere di donna.
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In 1953 Calamity Jane accompanied Howard Keel on stage in a world of fringes and guns. A few years later it was Liz Taylor’s turn to dress like the perfect cowgirl, followed a couple of decades later by the girls in Coyote Ugly that danced on the bar showing their bellies wearing cowboy boots, and after them it was Madonna’s turn. These are our icons when we decide to change our normal urban clothes and immerse ourselves in the western landscape, among sand dunes, horses, rodeos and the inevitable duels played to the sound of pistols.
Calamity Jane, nel 1953, calcava il palcoscenico accompagnando Howard Keel in un mondo di frange e fucili. Qualche anno dopo spettava a Liz Taylor vestire i panni della cowgirl perfetta seguita a distanza di qualche decennio dalle ragazze del Coyote Ugly che sul bancone di un bar ballavano sfoggiando pance scoperte e camperos ai piedi e da Madonna. Sono loro le nostre icone quando decidiamo di svestire i nostri consueti abiti metropolitani e calarci in un paesaggio western, tra dune di sabbia, cavalli, rodeo e gli immancabili duelli giocati a suon di pistole.
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La passione delle donne - che sembra innata - per tutto ciò che sarà successo in grado di sfogarsi con questo tema. paillettes ovunque: abiti, pantaloni, t-shirt ma puoi anche giocare con il trucco: dal rossetto ai disegni che disegnano e brillano. Basterebbe solo indossare un accessorio: cappelli, capelli neri, scarpe e borse super scintillanti, occhiali con paillettes sono ideali anche per gli uomini.
La passione delle donne - che sembra innata - per tutto ciò che sbrilluccica Quindi paillettes ovunque: abiti, pantaloni, t shirt ma anche con il trucco si può giocare: dai labbra alle labbra agli occhi disegnati e splendenti. E 'sufficiente anche solo un accessorio: cappelli, capelli lunghi, scarpe e borse super glitterate, occhiali con paillettes ideali anche per gli uomini.
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Oro, argento e anche mirra. Perché non ci facciamo mancare nulla.
Un solo dettaglio come la giacca di pelle da portare con un look più semplice, quasi sobrio - dal jeans slavato boy-friend stretto in vita con la tee bianca al little black dress classico nel taglio per far risaltare di più le cromie - come il sandalo metallic che sta bene con tutto ed è immancabile in ogni valigia, come la gonna a pieghe sotto il ginocchio proposta da Gucci abbinata a un cardigan bonton che sembra uscito dall'armadio della nonna. Fino ad immaginare, perché a noi l'immaginazione di certo non manca, qualcosa di più forte. Coraggioso. Ed ambizioso. Un total look metallico che sia di pelle, pailettes, glitter non importa. Nei toni del silver come insegnano le passerelle degli ultimi anni, dell'oro per ricordare i favolosi anni Settanta quando brillare era l'unica regola degna di essere osservata, del rosa che fa subito California o del raffinato blu come da decenni impone Armani.
Il tutto - esclusivamente - metallic.
The sand of the Empire Polo Club in Indio in the heart of California. A skyline of palm trees and sunsets immortalized by hundreds of photos and eyes. The view. The heat, the first sip of a beer and especially the music. Everywhere: in every inch of space and time, and skin. In one single word: Coachella.
There where everything matters. There, where the style is hippy, not forgetting about the chic part. There where you need to dust of your frayed hand-cut shorts. The cowboy boots or the Hunters, as taught by Kate Moss, to survive the rain and the consequences. There, where the watchwords are crochet, shirts tied at the waist and mini dresses in different colors. There, where the men's shirts are made of linen and wrinkled and flowered, without having any fear of exaggerate. There, where leather and suede meets lace and crochet (H&M! Where we do not arrive, every year H&M will help us! ) Overlapping several times. There, where the glasses are round, her hair dried in the hot desert wind, the rules made to be broken. There, where the pants are flared and colorful, hair seems stolen from the closet of a cowboy and the beards are wild. There, where the voice is energy. And this year even of Calvin Harris.
La sabbia dell’Empire Polo Club a Indio nel cuore della California. Uno skyline di palme e tramonti immortalati da centinaia di foto e di occhi. La ruota panoramica. Il caldo, il primo sorso di birra e soprattutto la musica. Ovunque: in ogni centimetro di spazio e tempo e pelle. In una sola parola Coachella.
Lì dove tutto vale. Lì dove lo stile è quello hippy senza dimenticare lo chic. Lì dove dovete rispolverare i vostri short tagliati a mano e sfilacciati. I camperos o come insegna Kate Moss gli Hunter per sopravvivere alla pioggia e a ciò che ne consegue. Lì dove la parola d’ordine è crochet sui top, sulle camicie annodate in vita, sui mini abitini colorati. Lì dove le camicie da uomo sono di lino e stropicciate e fiorate senza avere paura alcuna di esagerare. Lì dove pelle e camoscio incontrano pizzo e uncinetto (H&M come ogni anno arriva lì dove non arriviamo noi che con la maglia non siamo brave!), sovrapponendosi più volte. Lì dove gli occhiali sono tondi, i capelli asciugati al vento caldo del deserto, le regole fatte per essere infrante. Lì dove i pantaloni sono a zampa e colorati, i capelli sembrano rubati all’armadio di un cowboy e le barbe incolte. Lì dove la voce è quella dell’energia. E quest’anno anche di Calvin Harris.
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1920s fashion centered around the revolution of freedom in clothing and morals. Both men’s and women’s 1920’s clothing broke out of the prim and proper mold of Victorian ideals and into free spirited casual wear.
Fashion in the roaring twenties gained comfort while showing off an entirely new and outrageous use of color and decoration. The prohibition era has become the “new” vintage revival thanks to several TV shows, movies and mini series depicting life in the 1920s such as Boardwalk Empire, Downton Abbey, and The Great Gatsby.
Nel 1920 la moda era centrata sulla rivoluzione della libertà nei vestiti e per quanto riguarda la morale. Sia la moda degli uomini che delle donne nel 1920 si distanziò dallo stampo corretto e moralistico degli ideali vittoriani per trasformarsi in uno stile di vestiario casuale e più libero.
Nei ruggenti anni venti la modadiventò più confortevole e mostrò un uso del colore e delle decorazioni/ dettagli interamente nuovo e oltraggioso. L’era del divieto era diventata il ritorno al nuovo vintage grazie ai molti show televisivi, film e mini serie che ritraevano la vita negli anni 20 come Boardwalk Empire, Downtown Abbey e il Grande Gatsby.
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“La Maschera di Roma” è una passerella che attraversa l’Antica Roma, il Settecento, l’Ottocento e raggiunge la Belle Epoque.
Lasciati ispirare da queste immagini e scegli in quale periodo immergerti.
Una Fitting Room sarà a tua disposizione per aiutarti a trovare l’abito giusto per te.
Gran Gala di Carnevale - 2 Marzo 2019 - Villa Grant
Info Dress Code: simona@nicetodressyou.it
Info evento: Info@lamascheradiroma.it
“La maschera di Roma” is a catwalk which goes through Ancient Rome, the 16thand 17thcentury culminating with the Belle Époque.
Get inspired by these images and choose in which time you’d like to immerge yourself.
A fitting room will be available to help you find the right costume for you.
Carnival Grand Gala - 2 Marzo 2019 - Villa Grant
Dress Code: simona@nicetodressyou.it
Event details: Info@lamascheradiroma.it
The main rule of the hippie fashion is: there are no rules. Like all "poor" arts it arises by the needs. Consequently, all possible combinations are allowed: the daring combinations are an integral part of the hippie fashion. You love the look of an Indian? Wear a Nehru coat. You prefer jeans? Perfect as long as they are covered with colored patches. Even leather pants are very popular. Among the shoes (if not barefoot) sandals are to prefer even if boots and booties also are very popular.
La regola principale della moda hippie è: non avere regole. Come tutte le arti “povere” nasce in prima battuta dalla necessità. Di conseguenza tutti gli accostamenti possibili sono permessi, anzi: gli accostamenti azzardati sono parte integrante della moda hippie.
Ami il look indiano? Indossa una casacca Nehru. Preferisci i Jeans? perfetti purchè coperti da toppe colorate. Anche i pantaloni di pelle sono molto popolari. Tra le calzature (quando non si gira a piedi nudi) i sandali vanno per la maggiore anche se stivali e stivaletti piacciono molto.
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Dress Disco, gold lame and platforms, white suits with bell bottoms, think Andy Warhol... You can find your inspiration and some dance moves by watching Saturday Night Fever!
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Tuxedo, to say it in English.
The evening-suit for the perfect gentlemen is not only a suit but also a lifestyle. It’s synonymous with elegance that knows no time. Running through the years without ever losing its charm. The tuxedo, born as a male suit in 1966 thanks to Yves Saint Laurent who showed it in his spring-summer collection on the cat-walk. Pants, which had women falling in love with them all over the world, had such admirers including icons Bianca Jagger ( sublime in total white tuxedo), Catherine Deneveu and the wonderful Marlene Dietrich. The final dedication came in with the seventies when Helmut Newton photographed Vibeke proclaiming the tuxedo as genderless, a must in every wardrobe.Androgynous, chic and incredibly sensual, shaped from the shoulders and curves of the woman who wears it with awareness of her femininity, that is whispered and without any form of exhibition.
Lo smoking, o per dirla all’inglese Tuxedo. Ovvero l’abito da sera da uomo per eccellenza: quello che più che un capo è uno stile di vita. Il sinonimo di un’eleganza che non conosce tempo. Che attraversa gli anni non perdendo mai il suo fascino, anzi. Nato come capo maschile nel 1966 grazie a Yves Saint Laurent, che fece sfilare durante la collezione primavera-estate le sue modelle con i pantaloni, fece innamorare le donne di tutto il mondo vantando tra le sue estimatrici icone come Bianca Jagger (sublime in tuxedo total white), Catherine Deneveu e la meravigliosa Marlene Dietrich. La definitiva consacrazione arrivò negli anni Settanta quando Helmut Newton fotografò Vibeke proclamando lo smoking come abito senza genere, immancabile in ogni armadio. Androgino, chic, incredibilmente sensuale modellato sulle spalle e sulle forme della donna che lo indossa con la consapevolezza della sua femminilità, sussurrata e senza alcuna forma di esibizione.
Divertiti a giocare con i colori, tanti soprattutto Fluo. Corri nei negozi vintage alla ricerca di occhiali specchiati, tute intere o pantaloni oversize da bloccare con una cinta.
Have fun playing with colors, especially Fluo. Run into vintage shops looking for mirrored glasses, overalls or oversized trousers to be blocked with a belt.
Eccoci arrivati all'evento a cui tutte le donne sognano di partecipare. Il famoso 'red carpet': centinaia, e non è un numero a caso, di obiettivi puntati addosso, e noi che indossiamo non l'abito ma 'quell'abito'. Un vestito così favoloso, così importante, così ricco che mai potremmo immaginare. E allora vai con spacchi, pizzi, decori di ogni genere e lunghezza esagerata. Per un giorno diva, quel giorno o mai più!
In Cannes the most famous and glitziest of the film festivals has finally started.
The 12-day event is chock-full of red carpet premieres and fabulous soirees, and we will treat you with a slew of gorgeous looks.
Red carpet events are generally the perfect occasion tocollect inspiration for adding more glamour to you daily look, or find that perfect dress you’ll need for all the summer parties to come.
It’s easy to win with this theme! Here a lot of imagination is required, but surely opening the wardrobe, with a few pieces, you will be able to find what’s made for you. Everything is a wonderland, from grandma’scorset to the old hat with a veil! For inspiration think of all the fairy tales in the world and some recent movies (Sofia Coppola in "Marie Antoinette," Tim Burton in "Alice in the Wonderland"). And then big hats, wigs and fancy makeup that are also sophisticated. In this case, socks with holes also makes a difference!
Con questo tema è facile vincere! E' necessaria tanta fantasia ma sicuramente aprendo l'armadio, con pochi pezzi, riuscirete a trovare ciò che fa per voi. Dal bustier della nonna al vecchio cappello con veletta tutto fa wonderland! Per avere ispirazione pensate a tutte le fiabe del mondo e qualche film recente (sofia coppola con "Maria Antonietta", Tim Burton con "Alice in the wonderland"). E poi grandi cappelli, parrucche e trucchi fantasiosi ma anche sofisticati. Pensate che in questo caso anche una calza bucata fa la differenza!
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Che sia un vero matrimonio o solo un party a noi non interessa...per una notte diremo 'Si' !!
Quindi concentriamoci per essere perfetti in questo giorno speciale, impossibile da dimenticare se ci vestiremo tutti da sposi, sposini tradizionali oppure orientali, in stile hippy o country...l'importante è essere creativi e stravaganti come la nostra adorata festeggiata (o sposa?)
...ecco alcune immagini che possono ispirarti.
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It doesn’t really matter if it’s a real wedding, or a wedding inspired dress code party:
My answers is always “yes”!
Having this fun wedding inspired party coming up, where everybody ( obviously) will be dressed up as brides, i like to advice my clients to care for the details in order to stick out from the crowd.
First question to ask yourself is ; what kind of bride do you want to be? A hippie bride? A country bride? An oriental inspired bride? Or do you rather just go classic and try to fit on your own old bride gown? All of this would work.
But, make sure to be as creative as the beloved hostess ( or shall I say bride?;) for the big night.
Here are a few images that I hope will come handy to help your inspiration start spinning.
Feathers have always been the symbol of seduction and lightness. Turning every woman into a winged muse. Here it takes very little! Where you want, always and everywhere feathers! Ahead, on shoes, stuck onto bags. The makeup is very chic, inspired by feathers. If you want to see some clothes go to the "old" collections of Blumarine, Lanvin and things from Giambattista Valli. So, let yourself be seduced.
Le piume, sono da sempre il simbolo della seduzione e della leggerezza. Trasformano ogni donna in una musa alata. Qui basta veramente poco! Dove volete, sempre e comunque piume! In testa, sulle scarpe, appiccicate alla borsa. Molto chic è il trucco ispirato alle piume. Se volete qualche abito andate a rivedervi le "vecchie" collezioni di Blumarine, Lanvin e qualcosa di Giambattista Valli. Quindi lasciatevi sedurre.
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Your costume consists of your fanciest black tie attire, with a headpiece, mask or a mix of both that will turn heads and captivate.
Don’t be afraid to shine, astonish, inspire and cause a stir.
What’s inside your head? Share it, expose it.
We promise we won’t tell…
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Contact me and I will get you sorted for this great party in the eternal city!
"I have always said that I would have liked to invent the blue jeans: the most spectacular, practical, relaxed and informal clothing of all times. The jeans have expressions, sex appeal, simplicity - all that I wish from my clothes. "
Yves Saint Laurent
One and only: denim.
It's the jeans of our heart, the ones that we use as a scale, those of our last exam at the university, who brings out the best of our legs, those in which we sink fatigue and sleep on Saturday mornings to go to the bar to get the morning coffee.
Whether it's a pair of shorts – high-waist of Brenda Walsh style - to be inserted in the bag for two days of sun and sea in the island of Ponza. Those in which we went to our favorite concerts, so to speak. Whether it's a pair of Levi's bought in avintage market during one of our trips to New York. Whether it’s a pair of His jeans, tight hips, narrow at the waist with a leather belt. Whether it is the jeans-jacket that we throw in every suitcase, aware of that you can put it on to everything - even better if it’s a bit long and with some not-too subliminal message drawn on its shoulders as required by the latest trend in terms of denim. Whether it’s the man's shirt. Whether it’s inspired by some star from the eighties. At the catwalk of Chanel. Ragged on the edges. Consumed by time and life. In shape of a teenage overalls. Ripped of our hands equipped with scissors. Skinny. Flared. In full version because fashion says so.
“Ho detto spesso che avrei voluto inventare io i blue jeans: il capo più spettacolare, più pratico, più rilassante e informale. I jeans hanno espressività, sex appeal, semplicità - tutto ciò che io auspico nei miei vestiti.”
Yves Saint Laurent
Una sola e semplice: denim.
Che sia il nostro paio di jeans del cuore, quelli che usiamo come bilancia, quelli del nostro ultimo esame all’università, quelli che valorizzano al meglio le nostre gambe, quelli in cui affondiamo stanchezza e sonno il sabato mattina per andare al bar a prendere il caffè. Che sia un paio di short - vita alta e sgambati in perfetto stile Brenda Walsh – da infilare nel borsone per la due giorni di mare e sole a Ponza. Quelli con cui abbiamo ascoltato i nostri concerti preferiti, per intenderci. Che sia un Levi’s vintage recuperato in qualche mercatino vintage durante uno dei nostri viaggi a New York. Che siano i suoi jeans, larghi sui fianchi, stretti in vita da una cinta di cuoio. Che sia la giacca che buttiamo in ogni valigia consapevoli che – puoi metterla su tutto – meglio ancora se un po’ lunga e con qualche messaggio nemmeno troppo subliminare disegnato sulle spalle come impone l’ultimo trend in quanto a denim. Che sia la camicia da uomo. Che sia ispirato a qualche star anni Ottanta. Alla sfilata di Chanel. Sfilacciato sugli orli. Consumato dal tempo e dalla troppa vita. Con la forma di una adolescenziale salopette. Strappato dalle nostre mani munite di forbici. Skinny. Flare. In versione total perché la moda vuole così. Ciò che conta è che per la prossima festa sia solo e semplicemente denimAll you need is denim
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Per il tuo vestito lasciati ispirare dai colori del deserto o dalle spezie africane del Suq, qui sarà il dettaglio a fare la differenza.
Bracciali tanti, turbanti colorati, henné e caftani saranno fondamentali per creare il tuo outfit perfetto.
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Essential lines, clean style: the geometric style is one of the most common in fashion of all time! Just think of the great designer André Courrèges who has made a hallmark in his production of clothes. So, horizontal and vertical lines (mind the first one: it’s allowed only to those who have a slim physique), triangles, squares and all the geometric shapes that you know, if you dare ...
Linee essenziali, stile pulito: forse il geometrico è uno degli stili più ricorrenti nella moda di sempre! Basti pensare al grande stilista André Courrèges che ne ha fatto un tratto distintivo nella sua produzione di abiti. E quindi linee orizzontali e verticali (attenzione però alle prime: sono permesse solo a chi ha un fisico slanciato), triangoli, quadrati e tutte le figure geometriche che conoscete, se ne avete il coraggio...
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– He went down, avoiding to look at her for a long time, as you do with the sun, but he did see her, like you see the sun, even without looking - Anna Karenina
The Russians are really intense persons. When talking about literature, about love, about nights, and about vodka. The Russians love to have fun, dancing until they lose their breath, until their legs are strained. When talking about cosmopolitan and international parties that start from the ice cold heart of Russia, where the snow makes it all silent, passing by Paris to taste the involuntary elegance and glamour to finally arrive in Rome. In the subsoil of the eternal city! And it is like this that Raspoutine arrives at Palazzo Dama. It is thanks to this we wear fur and brocades. Thanks to this that we tie our hair in soft braids. And it is thanks to this that even this party starts.
- Scese, evitando di guardarla a lungo, come si fa col sole, ma vedeva lei, come si vede il sole, anche senza guardare – Anna Karenina
Sono persone intense i Russi. Quando si parla di letteratura. Di amore. E di notti. Di vodka, liscia. Divertirsi, ballando fino a perdere il fiato, fino a stancare le gambe. Quando si parla di feste cosmopolite e internazionali che partono dal cuore freddo della Russia lì dove la neve rende tutto più silente, sfiorano Parigi per sporcarsi di glamour e di quell’eleganza involontaria e arrivano a Roma. Nel sottosuolo della Città Eterna. Ed è così che il Raspoutine arriverà a Palazzo Dama. Ed è così che indosseremo pellicce e broccati. Ed è così che annoderemo i nostri capelli in morbide trecce. Ed è così che daremo il via anche a questa festa.